In questo testo si presenta un effetto a nostro avviso mai segnalato negli studi sul contratto didattico, effetto che è stato oggetto di una recente ricerca compiuta in Italia su insegnanti e su allievi di V primaria. L’effetto scaturisce dall’immaginare obblighi, che in realtà non esistono, basati su accordi espliciti o impliciti relativi al significato di problema scolastico e al suo testo. Lo chiameremo: “immaginare obblighi impliciti”. Gli esempi proposti sono legati alla concretezza di situazioni reali, anche se ciò non viene quasi mai riconosciuto, il che ci consente alcune considerazioni relative ai cosiddetti “compiti di realtà” la cui denominazione appare in documenti ministeriali e nella pratica didattica in Italia.
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