Il “senso dell’infinito”

Si intende per “stima” «il risultato di un procedimento (conscio o inconscio) che tende a individuare il valore incognito di una quantità o di una grandezza» (Pellegrino, 1999). Che cosa accade se tale valore incognito è infinito? Esiste un “senso dell’infinito”, così come esiste un “senso del numero”? Se sì, come si configura? Se no, perché? Si riesce a dare un senso intuitivo alla differenza tra l’infinito numerabile e l’infinito continuo? In questa ricerca si danno risposte a queste e ad altre domande, analizzando i comportamenti di soggetti di vario genere, da adolescenti ad adulti, da matematici esperti a persone di cultura, ma non nello specifico matematico. La ricerca, effettuata in Colombia, Italia e Svizzera, offre un vasto panorama ma poche differenze di rilievo tra Paese e Paese.

Datos
Titulo: 
Il “senso dell’infinito”
Autor(es): 
Bruno D´Amore
Gianfranco Arrigo
Martha Bonilla Estévez
Martha Isabel Fandiño Pinilla
Alberto Piatti
Jorge Rodríguez Bejarano
Pedro Javier Rojas Garzón
Jaime Humberto Romero Cruz
Silvia Sbaragli
Titulo de la Revista: 
La matematica e la sua didattica
Pais: 
Italia
Editorial: 
Universidad de Bolonia
ISSN: 
1120-9968
Volumen: 
12
Fasciculo: 
4
Paginas: 
46-83
Año: 
2004